In 3 per un Mondiale

La stagione di F1 del 1968 è caratterizzata dal ritiro della Esso, della BP e della Firestone, principali sostenitori economici del Circus, e per questo dell'entrata degli Sponsor non legati al mondo dei motori (come la Gold Leaf), dal debutto degli altissimi e altrettanto pericolosi alettoni posteriori, senza dimenticare le tragiche scomparse di Jim Clark (durante una gara di F2), Mike Spence (durante un test con la Lotus a turbina a Indianapolis), Ludovico Scarfiotti (sulla salita di Rossfeld a bordo di una Porsche) e Jo Schlesser (durante il G.P. di Francia con la Honda). Il Mondiale si decide all'ultima gara, al G.P. del Messico.

I pretendenti al titolo sono tre: Graham Hill su Lotus, Jackie Stewart su Matra e il campione in carica Denny Hulme su Mclaren. La classifica piloti prima dell'appuntamento sudamericano vede Hill in testa con 39 punti (2 vittorie e 3 secondi posti) seguito da Stewart a quota 36 (3 vittorie e 1 terzo posto) e Hulme a quota 33 (2 vittorie e 1 secondo posto). In qualifica la Pole Position va a Jo Siffert su Lotus con il tempo di 1'45''22 che precede la Ferrari di Chris Amon, subito dietro si piazzano Hill e Hulme mentre Stewart, autore di un fuoripista ad oltre 240 Km/h dove distrugge la sua Matra, non va oltre la 7° posizione. Nella fasi iniziali della corsa i tre occupano le prima tre posizioni. Davanti a tutti c'è Hill, seguito da Stewart e Hulme. La situazione rimane stabile fino all'undicesimo giro quando Hulme è costretto al ritiro per la rottura di una sospensione. Ora la lotta all'iride é una questione fra Hill e Stewart ma ancora per poco, infatti durante la corsa lo scozzese accusa problemi alla pompa di alimentazione ed è costretto a rallentare. Nel frattempo Siffert partito in pole e dopo essersi dovuto fermare al 25° giro ai box per problemi all'acceleratore compie un'incredibile rimonta, da 12° con due giri di ritardo a 6° con un solo giro di ritardo. La gara viene vinta da Hill davanti alla Mclaren di Bruce Mclaren e alla Lotus di Jackie Oliver. Hill si laurea Campione del Mondo per la seconda volta, sei anni dopo il primo titolo (l'unico insieme a Fangio a rivincere un Mondiale dopo 6 anni). La Lotus vince anche il Campionato Costruttori con 62 punti, davanti alla Mclaren (49 punti) e alla Matra (46 punti).